Titolo dell'opera: Vita d'Opposti
Materiale: Pietra di Marsala
Dimensioni: 170x45x30 cm
Artista: Nicolò Dell’Erba
Descrizione:
"Vita d'Opposti" è una scultura evocativa realizzata in pietra di Marsala, misura 170x45x30 cm. Quest'opera esplora il concetto eracliteo del dualismo, rappresentando due piramidi tronche che convergono al centro, luogo di incontro e di sintesi. Il fiore che sboccia da un foro al centro simboleggia la nascita della vita dalla tensione e dall'unione degli opposti, un'immagine che incarna la filosofia di Eraclito sul conflitto come motore del cambiamento e sulla necessità degli opposti per l'armonia dell'esistenza.Il buco, da cui emerge il fiore, non solo accentua il mistero di come la vita possa originarsi dall'apparente caos, ma invita anche alla riflessione sulla natura intrinsecamente mutevole e dinamica dell'esistenza, dove tutto è in continuo divenire. "Vita d'Opposti" non è solo una celebrazione della vita come risultato dell'armonia degli opposti, ma è anche un omaggio alla visione eraclitea di un mondo definito da un equilibrio in perpetuo movimento, stimolando una meditazione profonda sulla complessità e sulla bellezza del cambiamento perpetuo.
UK
Description:
"Vita d'Opposti" is an evocative sculpture crafted from Marsala stone, measuring 170x45x30 cm.This work explores the Heraclitean concept of dualism, depicting two truncated pyramids that converge at the center, a place of meeting and synthesis. The flower that blooms from a hole at the center symbolizes life emerging from the tension and union of opposites, an image that embodies Heraclitus' philosophy of conflict as the driver of change and the necessity of opposites for the harmony of existence. The hole, from which the flower emerges, not only deepens the mystery of how life can originate from apparent chaos but also invites reflection on the intrinsically mutable and dynamic nature of existence, where everything is in continuous becoming. "Vita d'Opposti" is not just a celebration of life as a result of the harmony of opposites, but also a tribute to Heraclitus' view of a world defined by an equilibrium in perpetual motion, prompting deep meditation on the complexity and beauty of ceaseless change.